Vivere un matrimonio all’insegna della serenità
Coordinare l’evento più importante della vostra vita con un wedding planner
Questo articolo cercherà di offrire un innovativo punto di vista sulle nozze, analizzando alcuni aspetti che molto spesso non vengono presi in considerazione dai futuri sposi.
“Il matrimonio non è solo torta e fiori”
Organizzare le nozze di qualcuno non è solo un lavoro, ma è una vera e propria vocazione. Non si tratta solo di trovare la location giusta, la torta giusta e gli addobbi perfetti, ma bisogna anche capire cosa davvero vogliono gli sposi.
Spesso hanno idee molto confuse. Ecco perché hanno bisogno di una guida esperta che li capisca pienamente, che faccia rientrare tutte le spese nel budget prestabilito, ma che riesca comunque a rendere indimenticabile il giorno più bello. L’organizzatore professionista di matrimoni è detto wedding planner.
“Il matrimonio esagerato è come un film!”
Molti matrimoni partono con umili intenzioni e poi si trasformano quasi in un film hollywoodiano. In molti casi si parte solo con 40-50 invitati e alla fine ci si ritrova a doverne accogliere più di 100-150. Qui il wedding planner ha il compito di rassicurare gli sposi, evitando che vadano nel panico più totale.
“Il momento magico va vissuto serenamente”
Poter accontentare anche le coppie più esigenti non è affatto semplice. C’è chi ha il desiderio di una cerimonia intima in riva al mare, chi si vuole sposare sott’acqua, chi si vuole lanciare col paracadute. Il matrimonio, ad ogni modo, è sempre una tappa importante – se non la più importante – nella vita di una persona. Godersela senza dover pensare all’organizzazione di un evento così impegnativo non è un lusso per pochi, e così dovrebbe sempre essere. Su www.prontopro.it potete trovare wedding planner professionisti di grande esperienza, felici di venire incontro alle vostre esigenze, anche le più stravaganti.
Dal tavolo d’onore, alla disposizione degli ospiti: come organizzare un piacevole ricevimento di nozze
Pensate che finita la cerimonia gli sposi si possano rilassare? Certo! Ma solo se hanno stabilito per bene la disposizione dei tavoli al ricevimento. Sarebbe un errore pensare che il banchetto nuziale sia meno importante della cerimonia e se volete un matrimonio davvero riuscito dovete fare attenzione ai particolari anche quando ci si siederà a tavola.
Fondamentale, quindi, sarà scegliere il posto in cui fare accomodare gli ospiti. Un compito sicuramente arduo ma che, se fatto bene, permetterà alla festa di essere davvero perfetta: ricordatevi che più gli invitati saranno a loro agio, più il ricevimento sarà riuscito!
Quello che non può mancare è il tableau de mariage: sarà indispensabile per rendere più agevole il momento della disposizione degli ospiti, senza che gli invitati girino spaesati tra i tavoli alla ricerca del loro nome, in una sorta di caccia al tesoro senza bussola. Per il tableau scegliete un tema che vi rappresenti, che sia in tono con il tema del matrimonio (se ne avete uno) e fatene il filo conduttore dello schema dei posti a sedere. Sarà ancora più simpatico se decidete di attribuire un nome ad ogni tavolo: siate creativi e vedrete che il risultato è assicurato.
La disposizione del tavolo d’onore segue le regole del galateo anche se, come sempre, ognuno potrà usare il buon senso, tanto più se le due famiglie non vanno proprio d’amore e d’accordo… Il tavolo può essere tondo, a ferro di cavallo oppure lungo, il cosiddetto imperiale, ma il bon ton indica come andrebbero disposti i commensali: alla signora più importante, dunque la sposa, spetta il posto d’onore; alla sua sinistra siederà l’uomo più importante, lo sposo. L’alternanza uomo-donna va rispettata nell’attribuzione dei posti rimanenti: a destra della sposa siedono, nell’ordine, il padre dello sposo, una testimone, il padre della sposa e un’altra testimone; a sinistra dello sposo siedono, nell’ordine, la madre della sposa, il sacerdote (o il celebrante), la madre dello sposo e altri due testimoni.
Questo è quello che vogliono la tradizione e il galateo ma, oggi sempre di più, gli sposi preferiscono sedersi in un tavolo da soli o al massimo con i testimoni accanto, lasciando i genitori con i parenti più stretti.
Per gli altri invitati non esiste un diktat preciso, se non quello dell’equilibrio: fate in modo che tutti si sentano a loro agio e, se possibile, favorite la possibilità di fare conversazione o amicizia. In generale, andrebbero rispettati i ruoli e l’età, mettendo, per esempio, tutti i single in un unico tavolo. Mai (ovviamente…) dividere le coppie e cercare di rispettare il più possibile l’alternanza uomo-donna. Se ci sono dei bambini, il consiglio è di fare un tavolo dedicato a loro, e di prevedere un animatore che li intrattenga dopo che hanno mangiato: anche il menu dovrà essere pensato apposta per loro perché, sicuramente, non resteranno seduti a lungo!
Stile o capricci? Gli accessori giusti per ogni sposa
A volte sono delle vere e proprie tentazioni: definiscono il nostro stile e lo stile della nostra cerimonia ma è importante che siano scelti bene, per non sembrare esagerati e fuori luogo. Stiamo parlando degli accessori per il giorno del sì.
Velo e strascico sono due elementi dell’abito a cui nessuna sposa vorrebbe dire di no: del resto nelle favole le principesse se non hanno velo e strascico “di ordinanza” non percorrono la navata. Però per le comuni mortali bisogna fare attenzione a non esagerare.
Per il velo, se optate per quello lungo, considerate che dovrete avere una damigella che lo tenga sollevato durante l’entrata e l’uscita dalla chiesa e che il bon ton richiede che lo togliate durante il ricevimento. In chiesa sarà il padre, una volta accompagnata la figlia all’altare, a sollevarlo, dando un bacio sulla fronte alla sposa (almeno così vuole il galateo). Il velo non si usa mai nei matrimoni civili o se siete al secondo matrimonio, mentre è sconsigliato se avete più di 35 anni.
Anche se scegliete uno strascico lungo e impegnativo, avrete bisogno di una damigella che vi aiuti a portarlo quando vi muovete. Ma qui si tratterà anche di una considerazione di stile: se non siete molto alte e il vostro portamento non è esattamente quello di una top model, forse è meglio rinunciarci per non sembrare troppo goffe, oppure cercare la giusta proporzione tra la vostra statura e la lunghezza della coda.
Quando si parla di goffaggine e di portamento non si può non fare un pensierino anche all’altezza dei tacchi: non esagerare è la prima regola perché anche se siete abituate a portarli, non è detto che i vostri piedi resistano dentro ad un paio di decolleté con tacco 12 per una giornata che farebbe impallidire una maratona: non vorrete che il vostro giorno più bello sia rovinato dal mal di piedi e che rimanga nei vostri ricordi più che per il dolore che per la gioia che avete provato!
Anche le calze devono essere all’insegna della sobrietà: assolutamente da evitare il bianco e le trame particolari (ma non vi erano nemmeno venuti in mente, vero?!?) mentre largo al collant velato che garantisca alla gamba un tono uniforme. Compratene almeno 2 paia e fatele portare in borsa alla mamma o alla vostra migliore amica, che correrà in vostro soccorso ad ogni minimo cedimento o smagliatura.
Infine, un capitolo a parte meritano i guanti: amati dalle appassionate di vintage, vanno tolti prima della cerimonia e poi non si reinfilano più. Devono essere assolutamente abbinati all’abito giusto: vengono classificati in base alla lunghezza, misurata in centimetri o in base al numero di bottoni. I piú popolari sono a uno, due, sei, otto o sedici bottoni e per sceglierli si dovrebbero seguire questi criteri: gli abiti a maniche lunghe, che peraltro possono anche lasciare le mani libere, si abbinano solo ai guanti corti; le maniche corte invece prevedono guanti fino a sei bottoni, ovvero fin sotto al gomito; infine i vestiti senza maniche o senza spalline sono ideali per osare gli otto bottoni, all’altezza del gomito, o addirittura i sedici bottoni, detti anche guanti da opera.
Amore, felicità e prosperità: le tradizioni da rispettare il giorno del sì
Avete deciso di compiere il grande passo e volete che tutto sia perfetto? Partecipazioni, inviti, cerimonia, allestimento e catering, certo… ma perché la magia sia davvero compiuta non si può non rispettare anche qualche classica tradizione. Ogni parte d’Italia e del Mondo ha le sue, ma ne esistono di universali, quelle che portano bene e rendono ogni matrimonio un rito ben augurante per il futuro.
Allora, iniziamo da quello che la sposa deve indossare quel giorno. Una cosa nuova: beh, di solito in questo caso non si ha che l’imbarazzo della scelta… che sia l’abito, la biancheria intima o le scarpe, questa è sicuramente l’usanza più semplice da rispettare. Ed è anche quella più legata al passo che si sta per compiere: simboleggia il capitolo nuovo della vita che si sta per iniziare e tutte le sfide che questa porterà con sé.
Per iniziare una fase nuova bisogna lasciarsi il passato alle spalle, mettere un punto per andare a capo. La tradizione per questo suggerisce alla sposa di indossare qualcosa di vecchio. Attenzione, deve essere un oggetto proprio, non qualcosa di prestato o regalato. Questo perché il passato da cui ci si deve “distaccare” è il proprio, ma allo stesso tempo non ci si deve dimenticare l’importanza delle proprie esperienze nel nuovo cammino che si va ad intraprendere. Sarà la sposa a decidere quale oggetto da indossare rappresenti meglio il suo passato, ma il galateo consiglia un fermaglio per capelli o un gioiello. Un’altra opzione, piuttosto suggestiva, è quella di far cucire dentro all’abito dei pezzi del vestito da sposa della mamma o della nonna.
Senza le persone che ci vogliono bene non saremmo nessuno e nemmeno nel giorno più bello della vita questo va dimenticato. Motivo per il quale insieme alla cosa nuova e alla cosa vecchia, vanno indossate una cosa prestata e una cosa regalata. A prestare l’oggetto da indossare dovrà essere, ovviamente, una persona cara alla sposa, a simboleggiare che le persone care restano vicine anche nel passaggio dal vecchio al nuovo. Allo stesso modo, l’oggetto regalato dovrà essere dono di una persona speciale, dato che questo simboleggia l’affetto delle persone che si amano: facile pensare alle mamme o alle nonne, ma anche le migliori amiche in questo caso possono iniziare a pensare a quale dono fare per l’occasione.
Ultima, ma non meno importante, l’usanza di indossare qualcosa di blu. Vi chiederete perché proprio blu? Il blu è il colore della sincerità e della purezza, della fedeltà e dell’amore duraturo, oltre che della serenità e dell’equilibrio interiore. Un tempo ad essere blu, pare, fosse addirittura l’abito della sposa, mentre oggi si opta per qualche particolare nascosto o poco visibile, a meno che, ovviamente, non decidiate per un vestito a per gli accessori nei toni del blu. Oltre alla classica giarrettiera, quindi, si può pensare a confetti blu, fiori, palloncini o nastri blu per decorazioni o allestimenti, smalto o ombretto per la sposa, gioielli nei toni del blu, facendo molta attenzione affinché sia tutto a tono e non risulti forzato.
Ma se volete che il vostro matrimonio nasca sotto i migliori auspici anche dal punto di vista della prosperità e della sicurezza economica (del resto non si vive di solo amore…) non può mancare una moneta inserita nella scarpa sinistra della sposa… non proprio il massimo della comodità, lo sappiamo… ma qualche sacrificio per la felicità si può anche fare! In alternativa, se già le scarpe sono strette e non volete soffrire troppo, la moneta si può cucire nell’orlo o nella federa del vestito.
Il rito delle candele
Chi di noi non pensa al matrimonio come un desiderio o meglio un sogno. Sin da piccole indossavamo gli abiti e i monili della mamma, per entrare anche solo per un istante in quella magia che questa parola racchiude in se. Dal matrimonio classico, a quello country, dal shabby chic, a quello sulla spiaggia, eppure vi è un tema molto particolare e molto richiesto, “il rito delle candele”, emozionante e suggestivo, per chi legato alle tradizioni, ma con un tocco originale e simbolico. Il rito delle candele, detto anche rito della luce o cerimonia delle candele, può essere scelto per il matrimonio religioso e per quello civile, simboleggiando l’inizio di una nuova vita insieme, attraverso l’accensione di un’unica candela.
Questo particolare rito, avviene dopo lo scambio degli anelli e prevede l’utilizzo di due candele piccoline ed una più grande; le due piccoline verranno accese all’arrivo di ogni singolo sposo, ne seguiranno le promesse, al termine del quale gli sposi accenderanno insieme la candela più grande, con l’intento di poter così sigillare e dar inizio ad un cammino non più da soli, ma insieme, mano nella mano, l’uno accanto all’altro. Spesso si sceglie di accompagnare le spiegazioni dell’officiante, con musiche suggestive e di sottofondo, così da rendere ancora più significativo e suggestionante questo meraviglioso momento, che saremo sicuri, rimarrà impresso nel cuore degli sposi e degli invitati.
Testi accompagnamento cerimonia
Tra i più conosciuti vi è senza meno un primo testo che cita:
“Nel giorno del vostro matrimonio lasciate che una candela bruci, è un simbolo che vi illumina e i accompagna. Quando saranno passati alcuni anni, vi ricorderà quello che vi siete promessi in questo giorno. La candela del giorno delle vostre nozze, vi sussurra all’orecchio: L’ho visto. La mia fiamma era presente quando vi siete presi per mano e vi siete regalati i vostri cuori. Sono un qualcosa in più di una semplice candela. Sono un testimone silenzioso nella casa del vostro amore e continuerò a vivere con voi. Nelle giornate di sole, quando sprizzate allegria, quando una bella stella brilla all’orizzonte delle vostre vite, non avrete bisogno di accendermi.
Accendetemi quando fa notte, quando la tempesta irrompe nelle vostre vite. Accendetemi quando dovete fare un primo passo e non sapete come, quando serve una spiegazione e non trovate le parole, quando volete abbracciarvi e vi sentite paralizzati, allora accendetemi.
La mia luce sarà per voi un segnale chiaro. Parlo la vostra lingua, la lingua che tutti capiamo. Sono la candela del giorno del vostro matrimonio. Lasciatemi bruciare quando è necessario, affinchè tutti e due, guancia a guancia, possiate spegnermi. Allora vi ringrazierò dicendo: alla prossima volta”.
Nel secondo testo ne segue una prima parte letta dal celebrante e le letture dello sposo e della sposa.
Celebrante: Prendete ognuno la vostra candela e accendete insieme la candela centrale che simbolizza l’unità e l’impegno che vi promettete l’un l’altro. La luce della candela rappresenta l’unione della coppia, l’inizio di una nuova famiglia. Due individui che diventano uno attraverso il matrimonio.
La sposa: Questa fiamma rappresenta il mio amore per te. Con il mio cuore unito al tuo formeremo una nuova famiglia. I miei passi si uniscono ai tuoi per aprire nuove strade, per superare gli ostacoli, per schivare gli abissi. Sarò la tua spalla quando sarai stanco, la tua oasi quando il mondo ti fiaccherà, sarò il silenzio quando il rumore sarà assordante, sarò il tuo grido quando il silenzio ti opprimerà, sarò il tuo approdo quando il mare sarà in tempesta. Sarò tutto quello che il signore mi permetterà di essere per renderti immensamente felice.
Lo sposo: Il mio amore è rappresentato da questa fiamma. Ti consegno il mio cuore unito al tuo per far si che il nostro sia più grande e sicuro. Mi impegno davanti a te per il tuo benessere. Sarò il tuo sostegno quando ti sentirai debole, sarò la tua fonte quando avrai sete, sarò riparo quando il freddo ti minaccerà, sarò la tua ombra quando il caldo ti soffocherà, sarò sorriso quando il dolore ti farà soffrire, sarò quello che il signore mi permetterà di essere per renderti immensamente felice”
Un rito unico ed indimenticabile, per simboleggiare il vero significato di un matrimonio, “l’inizio e l’amore di una vita insieme”…
A TUTTO BOUQUET!
In pendant. Bianco. Rosa cipria. Profumato. Oppure in netto contrasto con l’abito. E perché no? Magari abbinato al colore delle scarpe. Quando si parla di matrimonio, c’è un dettaglio che non può assolutamente essere trascurato. Il bouquet! Lo sapevate che nell’antichità la sposa stringeva tra le mani un mazzetto di erbe aromatiche? Si trattava principalmente di (udite, udite) aglio e timo che, così si pensava, avrebbero tenuto alla larga gli spiriti maligni dalla coppia. Acqua passata. Perché negli anni le erbette si sono dileguate dal mazzo per lasciare spazio (ora sì che ci siamo) ai fiori. Ne volete sentire ancora una? Sempre secondo la tradizione, il bouquet dovrebbe essere l’ultimo dono dello sposo alla sua amata. Il compito di sceglierlo spetterebbe a lui che avrebbe inoltre il compito di farlo recapitare alla futura moglie la mattina prima delle nozze. Una prassi che – salvo eccezioni – risulta ormai archiviata. E questo perché è la sposa che si occupa della sua scelta in base all’abito che indosserà all’altare. Questo prezioso dettaglio dovrà inoltre ricalcarne stile e carattere. E allora…a tutto bouquet! Ecco qualche piccola idea tutta da spulciare.
Vi sposate in autunno? Avete mai sentito parlare di bouquet fiori e frutta, dai colori spiccatamente autunnali? Se l’idea vi stuzzica, optate per tonalità come il marrone (non inorridite!), l’arancio, il ruggine e l’ocra. Sbizzarritevi poi arricchendo la composizione con frutti e bacche di stagione…romperete ogni schema!
Siete dell’idea che un bouquet debba essere per sempre? Spingetevi oltre e indirizzatevi su fiori stabilizzati o secchi. Potrebbe essere un’idea alternativa ed… eterna come il vostro amore!
Avete scelto un abito particolarmente impegnativo con uno strascico chilometrico? Se avete messo al bando la semplicità, proseguite su questa strada anche per quanto riguarda il bouquet. Lanciatevi su rose e peonie dai colori pastello. In alternativa c’è sempre il classico bianco.
E ancora. Indosserete un vestito semplice? Avrete bisogno di un bouquet altrettanto “agile”. Meglio optare per qualcosa di poco ingombrante e assolutamente a tinta unita. Un mazzo di semplicissimi narcisi potrebbe fare al caso vostro.
Dulcis in fundo, qualche consiglio in più. Se volete impreziosire ulteriormente la composizione floreale scelta, potreste aggiungerci qualche pagliuzza o cristallo. Un dettaglio in più che non passerà certo inosservato… occhio però a non esagerare! E se la tradizione vi sta proprio stretta, cancellate dalla vostra mente il bouquet e seguite le ultime tendenze. Non sono poche le spose che preferiscono indossare un unico fiore al polso, come fosse un bracciale.
L’abito da matrimonio maschile, come scegliere quello giusto
Durante la cerimonia, si sa, il protagonista è l’abito da sposa. Ma questo non vuol dire che lo sposo debba scegliere il suo vestito con meno cura rispetto a quello di lei: indossando quello giusto e a tono potrà valorizzare sé stesso, ma anche mettere in risalto e far scintillare ancora di più la sua lei.
Quando lo sposo sceglie il suo abito, questo deve sicuramente rispecchiare la sua personalità, ma è fondamentale che si armonizzi con quello della sposa, per dare vita alla cerimonia perfetta. Ma come, vi chiederete voi, visto che l’abito bianco, da tradizione, deve rimanere una sorpresa fino all’ultimo? Preziosissimi saranno i consigli delle damigelle o delle testimoni della sposa, che potranno “indirizzare” (ma senza svelare troppo!) la scelta dello sposo, aiutandolo a destreggiarsi tra le varianti più classiche, fino a quelle più glamour.
Se l’abito di lei è di quelli da favola con lo strascico o un lungo velo, e la cerimonia è prima delle 18, allora lo sposo dovrà optare per il tight da giorno (sostituito dal frac se la celebrazione è dopo le 18). Se scegliete questo tipo di abbigliamento, quello che ne risulterà sarà una cerimonia formale ma estremamente elegante. Se pensate invece a una cerimonia più semplice, si può optare per il mezzo tight, cioè senza code. Se lo sposo sceglie questa mise, lo dovranno fare pure padre, fratelli e testimoni.
Una soluzione meno impegnativa è quella in cui la scelta cade sul classico completo tre pezzi, ideale per tutti i tipi di cerimonia. È la soluzione più versatile, quella che dà la possibilità di riutilizzo del vestito anche dopo la cerimonia, scelta che il 50% degli sposi decide di fare.
Infine, per gli sposi più eccentrici e originali che desiderino superare la tradizione e vivere la solennità del momento in modo insolito ed alternativo, ci si può concedere dei tocchi di colore, un taglio inedito del vestito, un gilet originale ed anche qualche accessorio eccentrico. Attenzione, però, perché in questo caso il confine tra l’originalità e il pacchiano è piuttosto labile!
In ogni caso, non fatevi prendere dal panico: due mesi sono sufficienti per scegliere, tre se si decide per un vestito su misura.
E voi, in quale abito vi rispecchiate di più?
Cosa mettere nella lista nozze
A Lalunachevuoi.it, gestiamo liste nozze da 8 anni e abbiamo aiutato migliaia di sposi a ricevere decine di migliaia di regali attraverso un numero ragguardevole di liste.
Non è un caso che spesso ci vengano chiesti consigli su cosa mettere in lista nozze.
La nostra risposta è sempre la stessa: pensate a ciò che realmente vi serve ma non rimanete solo sulle necessità e lasciate anche lavorare la fantasia aggiungendo quegli oggetti che altrimenti non avreste mai l’occasione di donarvi. La lista nozze è una singola opportunità per togliersi molti sfizi.
Abbiamo chiesto agli sposi che usano il nostro servizio, se ci potevano fornire alcune idee o esempi di quello che avevano o avrebbero messo in lista nozze. Ne è venuto fuori veramente di tutto: dai nani da giardino alle tende da campeggio, dall’aspirapolvere, la lavastoviglie, l’asciugatrice ad una Fiat 500 passando per i lavori di restauro della casa, il finanziamento di un’attività imprenditoriale, un viaggio in mongolfiera, libri antichi, opere d’arte, un impianto avanzato di domotica, un parapendio per lui, un cucciolo per lei.
Tra gli elettrodomestici spadroneggiano i Bimby, le aspirapolveri Dyson, frighi vintange o stile americano della Smeg, Bompani o Gorenje, macchinette Nespresso con capsule fino al 2025, juicer Breville facili da pulire e molto altro.
Tantissimi anche gli oggetti elettronici tra i quali troneggia la Apple come molti iPad, iPhone ed anche i nuovi Watch, sound system/ home cinema della Bose, stampanti laser HP da 2000€, macchine fotografiche Canon, Nikon, Panasonic, occhiali per realtà aumentata Omimo o Samsung…
Tra gli oggetti per la casa sicuramente tantissime lenzuola, trapunte ed asciugamani, ma non manca una raffinata ricerca di arredamento di design, con marchi come Gervasoni, Calligaris, Esedra, Desalto, Lago, Kundalini…
Interessanti le liste a tema a seconda della passione degli sposi, liste dedicate al giardinaggio, alle attività outdoor, agli oggetti di antiquariato, ai gadget elettronici di ultimissima generazione, ad uno sport o passione comune, come ad esempio sci, montagna, vela, motori, volo, ballo, musica o semplicemente alle cose belle della vita. Una lista in particolare riportava una serie di raffinati oggetti di design alternati a vini di una certa importanza. I nostri complimenti agli sposi intenditori.
Non trascurabili anche le liste nozze di “necessità”: tra tutti troneggiano quelle “baby”, un misto tra lista nozze e lista nascita in cui non si fa spreco di lettini, camerette, giocattoli, passeggini…Immancabile però in queste liste un articolo ad offerta libera dedicato al viaggio di nozze di mamma e papà.
Il 50% delle liste su Lalunachevuoi consiste in liste viaggio di nozze, cioè nella raccolta fondi per pagarsi il viaggio della vita. Le mete più frequenti: Polinesia Francese, USA, Maldive, Madagascar, Australia, Giappone, Antille e Messico, mentre i viaggi più particolari che hanno riportato: Corea del Nord, Antartide, Nepal e una settimana invernale in un resort di lusso in mezzo alle aurore boreali dello Yukon nel nord del Canada (stupendo, ma che freddo però!).
Non manca chi fa la luna di miele in Italia: Eolie, Sicilia, Sardegna e Toscana le mete più gettonate.
La lista nozze in totale libertà
Potremo continuare per ore, Lalunachevuoi è una banca dati praticamente inesauribile. Ci si potrebbe chiedere come mai siamo riusciti a raccogliere e realizzare i desideri più disparati. La spiegazione è semplice: con la Lalunachevuoi non si ha alcun vincolo con negozi o catene ed è quindi possibile accedere allo store più grande del mondo, la rete, oppure semplicemente liberare la propria fantasia per ideare oggetti a cui poi corrisponderanno somme in denaro raccolte sul conto degli sposi.
In questa maniera non ci sono limiti a quello che gli sposi possono desiderare, spaziando dal più utile al frivolo o semplicemente decidendo di ottenere i regali in denaro per poi utilizzare i soldi quando e come meglio si crede, con la massima libertà.
Se poi si pensa che su Laluanchevuoi.it si può corredare la lista nozze con un sito web matrimonio dal look professionale pronto in 5 minuti, le nozze 2.0 sono veramente a portata di click!
Fidanzamento: un momento davvero speciale
C’è un giorno che (quasi) tutte le donne sognano di raggiungere. Un momento davvero magico che precede di poco l’altare. Il fidanzamento. E il sogno più grande di una futura sposa è quello di ricevere un solitario, l’anello per eccellenza. Un desiderio che va al di là del solo luccichio della pietra; a segnare un passo così importante c’è infatti il significato che il gioiello nasconde, ovvero la promessa di amarsi per tutta la vita. Perché il valore del monile non importa. Anche un anellino comprato alle bancarelle può valere quale promessa di amore eterno.
Perché proprio un diamante? La tradizione del solitario affonda le sue radici nel lontano, lontanissimo, 1477. Fu l’Arciduca Massimiliano d’Austria a regalare un anello d’oro con un brillante alla sua futura sposa, Maria di Borgogna.
In quale dito va portato l’anello di fidanzamento? Anche qui la tradizione non lascia scampo ai dubbi. L’anello deve essere portato sull’anulare della mano sinistra. Il giorno delle nozze, per fare spazio alla fede, la sposa dovrà invece indossarlo temporaneamente sulla mano destra; una volta pronunciato il fatidico sì, è buona norma – a fine cerimonia – spostarlo nuovamente sulla mano sinistra. Vera e solitario si troveranno quindi sullo stesso dito. Una piccola curiosità. Sapete perché va indossato proprio sull’anulare? Semplice. È credenza largamente diffusa che proprio sull’anulare sinistro passi una piccola arteria che porta dritta al cuore. Romantico, no?
Nell’immagine un piccolo aiuto per le ragazze 🙂
Il ricevimento Un tempo la promessa di matrimonio veniva ufficializzata nel corso di un ricevimento organizzato dalla famiglia della futura sposa. Oggi questo “protocollo” sembra essere superato. I tempi sono cambiati e la decisione di convolare a nozze è spesso a lungo ponderata dalla coppia. Superato ma non del tutto archiviato. Questo perché il galateo del matrimonio vuole ugualmente che le due famiglie si conoscano (anche se si conoscono già!) nel corso di un pranzo. Un banchetto che spesso è organizzato dalla famiglia della sposa.
Come organizzare il tavolo Ai fidanzati – non serve dirlo – spetta il posto d’onore. Di fronte a loro ci saranno poi i genitori della coppia. Alla fine del pasto è comune fare un brindisi augurale ai due innamorati.
Partecipazioni, sì o no? Qualche coppia fa recapitare per posta le partecipazioni con l’annuncio di fidanzamento. Bisogna però dire che questa non è una prassi così diffusa. Nella maggior parte dei casi l’invito a tale evento (che, giova ricordarlo, dovrebbe essere riservato a pochi intimi) viene fatto a voce.
E la promessa di matrimonio? Spesso si fa confusione. Fidanzamento e promessa di matrimonio, udite, udite, non sono la stessa cosa. Per la seconda è infatti necessario un determinato iter burocratico. In caso di promessa i futuri sposi devono presentarsi in Comune muniti di documenti e marca da bollo. Questo perché la promessa di matrimonio è un vero e proprio atto civile che sancisce il passaggio da fidanzati a promessi sposi. E Manzoni, credetemi, non c’entra nulla!